Guerriero nell'ombra
Spesso quella che si definisce ispirazione è una sorta di guerriero nell'ombra, che da' voce a emozioni, stati d'animo e vissuti. Kivuli Kovu è un ragazzo dal cui intimo emerge una voce, che gli fa trovare uno strumento per parlare agli altri: la scrittura. Così è nato "La Redenta" l'affresco di un mondo che comunemente definiamo "fantasy" attraverso il quale denuncia senza trucchi i suoi modelli letterari: da Tolkien alla Rowling. È nato nel '97, in quella sottile Terra di Mezzo che divide l'homo sapiens analogicus dai cosiddetti "nativi digitali". Egli quindi si trova al confine di due mondi con i quali è chiamato a comunicare e coi quali deve confrontarsi. Tutto ciò si riflette in questo romanzo, dove i suoni e i sapori sono quelli di un mondo immaginario con echi di oriente e occidente, di nord e sud, dove le culture convivono, interagiscono, lottano dando vita a conflitti e scontri campali che sono anche scontri, errori e rinascite di personalità in evoluzione.
E sono proprio queste le battaglie che lasciano i segni più dolorosi e profondi, in un certo senso quelli più amati, come tacche che segnano la nostra vita e la nostra crescita. Ma queste cose Kivuli Kovu le sa molto bene: il suo nome è un'espressione swahili che, non a caso, vuol dire "cicatrice d'ombra".